Risultati elezioni primarie PD e prime considerazioni
Nella giornata di lunedì 26 ottobre sono stati resi noti i risultati delle primarie del Partito Democratico per la ripartizione del Nord America.
Se da una parte i risultati confermano la netta affermazione di Pierluigi Bersani, dall’altra è Ignazio Marino a rappresentare la novità più interessante.
Con ben il 32.5% di preferenze, infatti, Marino in Nord America raccoglie il consenso più ampio tra tutte le circoscrizioni estero e quasi il triplo dei consensi ottenuti in patria.
Onestamente, speravo in un 20% nazionale, ma qui abbiamo fatto un ottimo risultato con oltre il 32%. Se poi consideriamo il solo seggio di Manhattan a New York, le percentuali sono addirittura ribaltate rispetto al risultato generale con Marino in testa col 46% delle preferenze seguito da Bersani con il 31% e Franceschini fermo al 15%.
Anche il voto on-line non risparmia soddisfazioni alla Mozione Marino nel Nord America dove le percentuali rispecchiano quanto avvenuto nel seggio di Manhattan (Voto online: Marino 46%; Bersani 31%; Franceschini 13%).
In particolare, il dato del voto on-line ci consegna una duplice lettura: da un lato, si evince che, nel Nord America, i supporters di Marino sono tendenzialmente giovani che hanno un rapporto privilegiato con le nuove tecnologie; dall’altro, proprio per l’alta preferenza dei nostri elettori a questa modalità di voto, è plausibile che alcuni problemi tecnici riscontrati abbiano penalizzato più il nostro candidato degli altri.
Per quanto riguarda Chicago, zona in cui l’ex senatore Renato Turano, capolista per la mozione Bersani, è molto radicato grazie al suo decennale impegno per la comunità italo-americana locale, i risultati per Marino sono stati inferiori rispetto al resto del Nord America, ma, con i mezzi a disposizione, siamo comunque molto soddisfatti.
Nei due seggi fisici di Chicago hanno votato in tutto 57 persone.
43 (75%) i voti per Bersani, 3 (5.3%) quelli per Franceschini e 10 (18%) per Marino. 1 (1.7%) scheda nulla.
Per il Nord America erano disponibili 4 seggi. Dai primi calcoli dovrebbero andare 2 seggi a Bersani e 1 a Marino. L’ultimo seggio dovrebbe andare a Franceschini per il meccanismo dei resti piu’ alti. Io ero terzo in lista, quindi non sono eletto. Gianluca Galletto, nostro capolista, rappresentera’ la mozione Marino all’assemblea nazionale del PD che rimane in carica 4 anni come il segretario.
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