Ho votato per…
Alla fine, dopo lunghe riflessioni, ho votato per quell’insopportabile spocchioso narcisista di Mateo Renzi.
Di Renzi non sopporto molte cose,, dal suo ipersemplificato dialogare per slogan, alle continue imitazioni di Barak Obama (“Il meglio deve ancora venire!”, seriously!?). Non sopporto la sua martellante, ma giusta, campagna per la rottamazione e il continuo inferire sui vari D’Alema, Bindi Veltroni: è sacrosanta la voglia e la determinazione di batterli, di battere quella malsana idea di non uscire mai di scena. È annientarli che non condivido.
Alla fine, dopo lunghe riflessioni, ho però votato per quell’insopportabile spocchioso narcisistaMatteo Renzi.
Perché se è vero che non sopporto il personaggio, è pur vero che condivido gran parte del suo programma, a partire dalla Flexsecurity di Ichino, e che credo che Renzi rappresenti, a torto o a ragione, l’unica vera occasione per il PD di diventare un partito del XXI secolo, capace di nuotare in acque nuove senza il timore di abbandonare la riva del secolo scorso.
Al Partito Democratico, seppur con i tanti difetti che lo segnano, va l’onore di aver organizzato primarie vere con cinque candidati di grande spessore e di aver dato voce agli elettore nel processo di scelta ddi una nuova classe politica. Con buona pace di Grillo e della sua democrazia dal basso che si esaurisce sempre nel diritto di veto del suo padre padrone.